La menzogna e l’inganno

Pubblicato: Maggio 18, 2013 in PROGETTO
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(progetto interdisciplinare)
Traccia:
La menzogna e l’inganno

Le ricerche scientifiche mostrano che le persone mentono mediamente più di due volte al giorno, e che tale comportamento non è prerogativa esclusiva dell’uomo, ma si è sviluppato come risorsa strategiga finalizzata alla sopravvivenza.
Si mente in numerosi ambiti e per ragioni varie da analizzare. I possibili ambiti di ricerca riguardano ad esempio

  • La bugia sociale, la bugia pietosa, la necessità e l’utilità della menzogna
  • Mentire a se stessi, gli inganni della percezione, la testimonianza e il ricordo, le false confessioni
  • Gli inganni nel mondo animale
  • L’inganno nella comunicazione, il linguaggio pubblicitario, le truffe e i bluff, gli scherzi, il paranormale, i giochi di prestigio
  • La menzogna nel bambino, l’educazione a mentire, la bugia come libertà e fantasia
  • L’inganno estetico e la chirurgia plastica
  • I segnali della menzogna, la macchina della verità, il linguaggio non verbale

La menzogna si può considerare un prodotto della fantasia e del pensiero.

Mentire è una stratagemma di sopravvivenza
L’inganno è risultato dell’evoluzione nelle piante (piante carnivore) e in molti animali (mimetismo) ma nei primati si rivela un comportamento intenzionale.
Nell’uomo dalla preistoria viene utilizzato il camuffamento (pitture rupestri)
Nelle battaglie le strategie servono per ingannare il nemico
Per Socrate chi sa mentire con arguzia è più intelligente di chi dice sempre banalmente la verità.
Ulisse è considerato un eroe.
Le religioni e la morale in genere condannano la menzogna, ma Dio mente ad Abramo per metterlo alla prova
Nei bambini in età prescolare non c’è chiara distinzione tra finzione e realtà. La scoperta che si possa mentire è dovuta alla capacità di astrazione, sapersi mettere nei panni degli altri.
I genitori mentono ai bambini (menzogna come fantasia o minaccia: l’uomo nero, la befana, babbo natale, il naso lungo) e insegnano a mentire per convenienze sociali
Non si mente mai senza volerlo
La menzogna e la fantasia: chi la dice più grossa? Pescatori e cacciatori; il campionato italiano della menzogna
Possibili gruppi di lavoro:
Lo sviluppo mentale e la menzogna dal bambino all’adolescente; motivazioni e tipi di bugie; le bugie in famiglia, a scuola, le bugie sociali; i falsi abusi.
Smascherare la menzogna; i segni della menzogna, il linguaggio non verbale, il poligrafo, l’attività cerebrale.
La menzogna e il comportamento animale
L’autoinganno; la falsità della memoria, i falsi testimoni, gli inganni della percezione, i tunnel mentali, i disturbi fittizi.
L’inganno come gioco e fantasia, il bluff, lo scherzo, i giochi di prestigio, la favola.
L’inganno nella comunicazione, la pubblicità ingannevole, le truffe, i maghi e il paranormale, menzogne nella scienza, (nella storia?).
La necessità e l’utilità della menzogna nella vita sociale, la bugia pietosa.
……

commenti
  1. dallomo antonella ha detto:

    Interessante, bello, insolito: strano questo lavoro sulle origini e funzioni della menzogna, che in genere, correggimi se sbaglio, viene considerata per lo più un tabù sociale.
    La religione la condanna come peccato, la legge la perseguita come oltraggio alla verità, il senso comune la censura come non ammissibile, e così via.
    Di fatto le tue parole ci spiegano che si mente sempre, o meglio, spesso, per le più ovvie e comprensibili necessità (alcune buone, altre pessime)
    Portare l’analisi del fenomeno in un contesto didattico e quindi educativo, lo trovo molto utile e costruttivo.
    Possono nascere sviluppi e riflessioni molto serie e congeniali alla formazione etica dei giovani (nonchè degli stessi adulti spesso consumatori di pessime menzogne)

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